Corriere Magazine - marzo 2006

Lettera a Giorello sull'articolo pubblicato il 2 marzo 2006

Caro Giorello,

cosa direbbe il Suo caro J.S.Mill di coloro che non sono manifestamente capaci di prendersi cura «della propria salute sia fisica sia mentale sia spirituale»? Perché purtroppo ne esistono…

Le massime sono carine da scrivere sulle riviste e per lanciare frecciatine ai colleghi.

Ovviamente Lei sa bene che appena volesse approfondire il Suo “largo” concetto di libertà si ritroverebbe a sprofondare nei paradossi.

Cordialmente,

Leonardo Eva

Firenze


Lettera come pubblicata il 23 marzo 2006

CARO GIORELLO, J.S. MILL AVEVA TORTO (E LEI PURE)

Giulio Giorello (Corriere Magazine n. 9) cita J.S. Mill dicendo che «ciascuno è l'unico guardiano della propria salute sia fisica sia mentale sia spirituale». Ma che cosa direbbe Stuart Mill di coloro che non sono manifestamente capaci di prendersi cura «della propria salute» eccetera? Perché purtroppo ne esistono… Le massime sono carine da scrivere sulle riviste e per lanciare frecciatine ai colleghi.

Ma Giorello sa bene che appena volesse approfondire il suo «largo» concetto di libertà si ritroverebbe a sprofondare nei paradossi.

Leonardo Eva

Firenze


Replica (pubblicata) di Giulio Giorello

La tensione essenziale nello sviluppo storico delle libertà è appunto tra coloro che vogliono «allargare» le conquiste raggiunte e coloro che invece temono mosse del genere, prendendo come alibi proprio quelli che «non sono manifestamente capaci di prendersi cura della propria salute sia fisica sia mentale sia spirituale». Libertario è chi non cade in questa trappola e chi non cede a questo tipo di ricatto.


Mia contro-replica (mai pubblicata)

Il paradosso di Giorello e dei “libertari”: vogliono estendere le conquiste delle libertà ma usano un concetto di libertà che non si lascia allargare fino a includere casi come quello di Terri Schiavo (il mio “alibi”), e che quindi è inadeguato.

In filosofia l’eccezione non conferma la regola!

Cordialmente,

Leonardo Eva

Firenze