Bob Dylan

“Robert Allen Zimmerman nasce a Duluth, in Minnesota, nel 1941”: decine di libri sul più famoso musicista rock iniziano così.

A venti anni, cambiato il nome in Bob Dylan, va a New York, incontra il suo idolo (il cantante di protesta Woody Guthrie), entra nel giro folk del Greenwich Village, incide il suo primo disco per la Columbia Records.

In due anni, grazie soprattutto al successo della canzone Blowin’ in the Wind e del disco The Freewheelin’ Bob Dylan, diventa il personaggio di punta della musica folk americana d’impegno sociale. Chitarra acustica, armonica e voce sono gli strumenti usati da Dylan in questa fase, in cui riprende e rielabora temi melodici e lirici dall’infinita tradizione musicale anglosassone.

Nel 1965 avviene la “svolta elettrica”, nei dischi Bringing It All Back Home e Highway 61 Revisited, ma soprattutto nelle esibizioni dal vivo. Una miscela di rock e blues entra prepotentemente nel repertorio di Dylan, che insieme ai musicisti poi noti come The Band, parte per una fischiatissima ma seminale tournée mondiale. I testi non perdono in poesia, ma i toni “politici” sono più raffinati di quelli delle invettive dei primi anni Sessanta.

Altri cambiamenti di direzione avvengono nei decenni successivi, sempre fuori dalle mode, ma al tempo stesso sempre stimolanti per qualsiasi musicista contemporaneo.

Dalla fine degli anni Ottanta Dylan è impegnato in un “tour senza fine” che lo vede suonare per il mondo senza sosta a una media di un centinaio di concerti all’anno.

Vedi il sito web http://www.bobdylan.com